Il capodoglio tanto temuto per la sua ferocia,
famoso per aver tenuto testa per decenni ai balenieri di mezzo pianeta,
recava su di sé i segni delle infinite lotte per sopravvivere.
Non ho mani
per strappare gli arpioni
dalla mia schiena.
Anche ora
che il dolore tace,
una lunga coda
che non m'appartiene
mi insegue.
La sento sferzare le onde,
la trascino
con me negli abissi.
Straniero
a me stesso
e ai compagni,
il nemico
per sempre
nei fianchi.
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