lunedì 16 ottobre 2017

Axel



vorrei essere

la tua solitudine
di moccolo al naso
di occhi socchiusi
o fissi
di zampa che gratta

e la tua attesa
che non è di presente
né di futuro

è coda che disegna lo spazio

è rumore di presenze separate

è cubo vuoto
nel pieno di qualcosa che scorre