giovedì 27 novembre 2014

micia



" ... Quando si allontanò dalle rocce e giunse a una certa distanza dai rami protesi dell'albero, un'ombra si ingrandì come una pozza di inchiostro nell'oscurità circostante, insieme a un tenue sibilo d'ali che cessò proprio mentre la gatta si girava per metà e fissava incredula l'immensa apertura delle ali protese verso il basso, per poi girarsi di nuovo e cominciare a strillare ancor prima che il gufo le piombasse sulla schiena come una pietra.
Il signor Eller (...) si avviò verso casa.  Quando fu all'altezza della cassetta delle lettere venne fermato da un acuto e debole miagolio che sembrava venire dal cielo. Guardò in alto, ma non c'erano alberi. Scosse la testa e proseguì, avanzando con cautela nel vialetto devastato. Il grido risuonò di nuovo, questa volta più lontano, verso la fila di pini dietro la casa."

C. McCarthy, Il guardiano del frutteto, Einaudi, 2002

giovedì 9 ottobre 2014

Pietre





Rotolo via
pelle scorticata di una pietra sulla rotaia.
Da una fessura di assi
vedo la pioggia
e il sole




martedì 7 ottobre 2014

margini



"... impossibilità di tracciare confini come linee nette, di fissare il confine una volta per tutte: un confine non è mai una linea ma, come direbbero Deleuze e Guattari, una 'linea di fuga', un terrain vague fra due bordi, un margine permeabile come le membrane biologiche: eterotopia che apre e chiude, luogo dove si cammina, si passa e si tra-passa."
Massimo Filippi, Ai confini dell'umano, ombre corte, 2010.


venerdì 4 luglio 2014

Resistenza animale


"Effettivamente, il tema della resistenza animale potrebbe essere quella crepa (strana crepa, perchè costitutiva) nell'edificio zootecnico, attraverso cui ci è permesso osservare il suo funzionamento e sentire le voci che provengono dal suo interno."
Benedetta Piazzesi, Muti discorsi e corpi eloquenti, Liberazioni n. 17

mercoledì 14 maggio 2014

Numeri


" (...) L'operazione era poco dolorosa e non durava più di un minuto, ma era traumatica. Il suo significato simbolico era chiaro a tutti: questo è un segno indelebile, di qui non uscirete più, questo è il marchio che si imprime agli schiavi ed al bestiame destinato al macello e tali voi siete diventati. Non avete più nome: questo è il vostro nuovo nome. La violenza del tatuaggio era gratuita, fine a se stessa, pura offesa: non bastavano i tre numeri di tela cuciti ai pantaloni, alla giacca ed al mantello invernale. No, non bastavano: occorreva un di più, un messaggio non verbale, affinché l'innocente sentisse scritta sulla carne la sua condanna."

Primo Levi, "I sommersi e i salvati", Einaudi, 1986



lunedì 3 febbraio 2014

vedere e udire al supermercato




"Tutti, intorno a noi, riescono a non vedere i corpi morti degli animali; 
riescono a non udire la sofferenza che riecheggia da quegli esseri fatti a pezzi."

J. Stanescu, Liberazioni n. 15