venerdì 19 ottobre 2018


«[…] esiste qualcosa come l’“umanità“, 
nel senso di una dimensione comune, intuitiva, 
evidente e fondante 
come il trascendentale spazio-temporale di Kant. 
La chiamerei “antropità“ o qualcosa del genere. 
E questa si radica nel common ground 
non già della specie in senso biologico, 
ma dell’abitazione del mondo, 
insieme ad altri esseri, con cui condividiamo 
sia una comune dimensione animale, 
sia appunto lo spazio terrestre. 
Ecco perché sono orrendi 
sia il sacrificio dei migranti, a cui è impedita 
la libertà di movimento tra gli stati, 
e che vengono di fatto condannati a morte, 
sia quello degli “animali da nutrimento“ 
o di quelli internati in circhi zoo. 
Perché non convivere paritariamente? 
Perché non vivere insieme?» 
A. Dal Lago



Dal Lago, Filippi, Volpe, Genocidi animali, Mimesis, 2018